La Malga Oggi
Sintetizzare quanto avvenuto nel XX Secolo nel Settore Primario e nell’allevamento-alpeggio in particolare non è semplice.
Il già citato Marchettano, agli inizi dei 1900, per la Carnia, riportava in cartografia 164 malghe e ne descriveva 84 (raggruppando quelle utilizzate dagli stessi animali), oggi il numero delle malghe monticate si aggira a meno di una cinquantina.
Le strutture della malga, che un tempo servivano anche da supporto a pochi cacciatori, alpinisti o escursionisti, adeguate alle correnti norme igienico-sanitarie possono oggi fornire servizi di ristoro e alloggio, la vendita diretta dei prodotti e, in alcuni casi, svolgere attività didattiche.
Oltre alle innovazioni tecnologiche nella conduzione dell’attività malghiva, sono cambiate anche le modalità di monticazione: lo sfruttamento comunitario dell’alpeggio, basato sulla monticazione dei capi di bestiame di un’intera comunità, è ora quasi completamente sostituito dall’utilizzo della malga da parte di singoli allevatori in possesso di un’adeguata quantità di bestiame.