Il focolare
Fino al Settecento avanzato il focolare era ricavato all’interno della cucina; per limitare il rischio di incendi, esso trovò spesso posto, in seguito, in un vano della casa sporgente verso l’esterno che, seppur comunicante con la cucina, permetteva che il camino fosse posizionato lungo una parete esterna.
Foto casa carnica con sporto per focolare.
Oltre ad assicurare il riscaldamento, il focolare serviva per la cottura delle pietanze e per l’affumicatura delle carni da conservazione; aiutava per l’essicazione dei legumi e dei cereali, ma era anche una fonte di luce, utile per lo svolgimento dei lavori manuali femminili, legati alla filatura, e al confezionamento di vesti, maglie e calzature.
Le panche suggeriscono ancora il senso di comunità che si creava attorno al focolare.
A partire dagli anni ’50 il focolare è stato sostituito in cucina dallo spolèrt (cucina economica), mentre il caminetto e, poi, le stufe hanno continuato a custodirne la fiamma.