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Michele Gortani: la vita del fondatore del Museo Carnico

Amor mi mosse che mi fa parlare…

È l’amore verso la terra natale, la Carnia, che spinge Michele Gortani, fondatore di questo museo, a dare vita alla collezione etnografica e di artigianato tradizionale che compone il patrimonio del Museo Carnico delle Arti Popolari, uno dei più ricchi in Friuli Venezia Giulia.

La vita di Michele Gortani
Michele Gortani vive a cavallo di un periodo turbolento tra fine ‘800 e la prima metà del ‘900, attraversato da due guerre mondiali e da una trasformazione radicale della società, della cultura e dell’economia.

Nella stanza a lui dedicata, una linea del tempo sintetizza i suoi ottantatré anni di vita densissima, contestualizzandola nello scenario storico della Carnia, dell’Italia e del mondo. Un’altra sezione è invece dedicata ad approfondimenti tematici, come quello sull'artigianato, che testimonia l’attenzione dell’Onorevole a questo settore. Gortani lo riteneva vitale per il tessuto economico della montagna, perché capace di tenere in vita piccole aziende, valorizzare l'iniziativa individuale, garantire l’originalità delle produzioni che si legano alla storia e al territorio. Altri focus si concentrano sulla sua passione per la geologia, sul supporto ai profughi carnici (oltre 20.000 quelli ai quali riuscì insieme alla moglie a garantire assistenza), al suo impegno per la montagna, al Vajont e agli interessi sull'idroelettrico.

È presente nella sala anche una sezione dedicata alla nascita del Museo Carnico delle Arti e Tradizioni Popolari, che ripercorre la storia della sua fondazione e del suo patrimonio: ricco non solo in quantità di manufatti, ma soprattutto nella testimonianza che lascia in eredità alle generazioni future.

Il video
Nella sala a lui dedicata, si trova anche il nuovo video “Michele Gortani, il geologo umanista. L'eredità di un uomo che crede nella memoria, nella montagna e nei suoi abitanti”, che raccoglie le testimonianze delle persone che lo hanno conosciuto e che hanno collaborato con lui sia in ambito scientifico sia in ambito culturale: dai suoi allievi - Giovanni Battista Carulli, Marcello Manzoni, Gian Battista Vai - a Diego Carpenedo, Domenico Molfetta, cultore di storia e tradizioni locali, Antonio Martini già presidente del Consiglio Regionale e della famiglia Micelli, vicina al Senatore nella gestione della sua casa di Orgnano.

Accessibilità: il progetto speciale con Anfass Alto Friuli
La nuova sala dedicata a Gortani ha visto il coinvolgimento attivo dei ragazzi dell’Anfass Alto Friuli che hanno partecipato al processo di realizzazione dei testi di uno dei pannelli della sala, utilizzando il linguaggio “Easy to read” (facile da leggere).

Questo linguaggio consiste nella semplificazione di concetti o parole in modo che possano essere comprese da tutti. Attraverso un QR code posizionato sul pannello sarà possibile accedere a tutti gli approfondimenti. Un ulteriore passo verso l’inclusività per garantire l’accesso alle informazioni e la partecipazione di tutti i cittadini alla vita della comunità, della quale il Museo è parte integrante.


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