La Faria dei Fratelli Solari
Botteghe artigiane: il fabbro

Orologi Solari

Il Museo conserva alcuni meccanismi di orologi da campanile dei secoli XVIII e XIX e vari esemplari di orologio a pendolo. Tutti provengono dalla Fabbrica Solari di Pesariis, esempio notevole di una specializzazione dell’arte fabbrile. La fabbrica, ancora attiva, è famosa in tutto il mondo per i teleindicatori di aeroporti e stazioni ferroviarie sviluppati negli anni ’60.

L’orologio a scatto cifra ideato da Remigio Solari e disegnato da Gino e Nani Valle fu premiato con il Compasso d’oro nel 1956 e rimane un classico del design.

Nelle strade di Pesariis, il paese che chiude la “Valle del tempo”, si possono ammirare singolari orologi di diverse tipologie (ad acqua, a meridiana, a cremagliera…), tutti in funzione, costruiti da maestranze locali nel segno di una tradizione tuttora viva e che trova espressione organica nel Museo dell’Orologeria Pesarina.

Di seguito è riportata la scheda su questa storica attività, curata dall’Associazione “Amici dell’Orologeria pesarina”.

Nel mondo ogni giorno milioni di occhi posano lo sguardo sugli orologi da torre per campanili, chiese, castelli, municipi, stazioni ferroviarie e leggono il marchio della ditta dei Fratelli Solari di Prato Carnico.

Il paese di Pesariis già nel XVII secolo era un centro artigianale; l’arte fabbrile, che era diffusa e particolarmente pregiata, costituiva infatti il presupposto fondamentale per l’evolversi della lavorazione meccanica finalizzata alla costruzione degli orologi.

Orologi a pendolo venivano realizzati da diverse famiglie, un’arte che probabilmente avevano appreso attraverso le migrazioni stagionali in Germania e in Boemia, come si può dedurre da analogie tecniche e stilistiche.

Inizialmente questi orologi venivano realizzati e poi venduti a famiglie nobili friulane.

Nel 1725 inizia ufficialmente l’attività della fabbrica degli orologi Solari. La ”Faria”, ovvero il centro di produzione, si trovava a circa un chilometro dal nucleo abitato di Pesariis, e sorgeva in prossimità del rio Possal, i meccanismi di questo antico opificio idraulico sfruttavano infatti la forza motrice dell’acqua mediante l’utilizzo di una ruota a pale di legno.

Nella seconda metà del Settecento la costruzione degli orologi diventa privilegio dei Solari, che si imposero sul mercato grazie alla loro capacità imprenditoriale.

I ruotismi venivano ricavati da lunghe e sottili sbarre di ferro, arroventate e curvate, saldate in cerchio perfetto; i raggi a bracci venivano fissati al cerchio di ferro in modo che la ruota montata sul suo asse o albero ruotasse perfettamente. Una volta determinato il numero dei denti si marcava con un punzone la posizione della punta di ciascuno sulla periferia della ruota. Ogni dente veniva artigianalmente limitato amano lavorando il ferro a freddo. Per la costruzione degli orologi domestici si impiegavano generalmente gli stessi metodi.

Per approfondimenti:www.orologeriapesarina.com

Meccanismo orologio da Torre

Orologio a pendolo