Attività fabbrili, una bottega artigiana specializzata in arte sacra
LA BOTTEGA DEI FRATELLI PICOTTINI
Questa bottega si configura come un esempio di specializzazione di mestiere all’interno di un settore fabbrile ampio e complesso.
Il laboratorio dei Fratelli Picottini, ottonai-lattonieri specializzati in arte sacra, era operativo fino al primo Novecento a Tolmezzo nell’attuale Piazza Mazzini, dove oggi c’è la bottega di un orafo.
Nel vivace borgo, che conserva tracce importanti della Tolmezzo medievale, si concentravano le attività artigianali, una grande fucina e un mulino ad acqua, favoriti dalla roggia.
Dopo la chiusura della bottega la sua attrezzatura fu acquisita dal Museo insieme a manufatti che ne esemplificano la produzione.
Tra gli attrezzi si distinguono: il banco da lavoro, il tornio, la forgia col mantice, mole, incudini, un piccolo laminatoio; sgorbie, punte, punteruoli e martelli di vari tipi e misure; stampi e modelli decorativi per suppellettili da chiesa, fiore all’occhiello di questa bottega da cui uscivano lampade, reliquiari, carteglorie, candelieri.
Nelle bacheche si possono osservare esempi che mostrano l’anima di legno dei manufatti che veniva poi rivestita da una lamina di metallo sbalzato e argentato.
Spicca il grande stampo del busto di vescovo con il suo disegno preparatorio; servì per la creazione dei 4 busti-reliquiari che campeggiano sull’altar maggiore del Duomo di Tolmezzo.
La bottega non disdegnò di produrre anche grondaie, ancora visibili nei palazzi più ragguardevoli di Tolmezzo, e oggetti di uso domestico.
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Per altri esempi su questo tema si segnalano i musei etnografici del territorio e in particolare, a Cercivento, la Farie di Checo, ancora azionata dall’energia idraulica, e dotata delle principali attrezzature www.carniamusei.org.
